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Totally human made: la scelta AI Free del nostro studio

4 Novembre 2025

In questo periodo, le discussioni sull’uso dei sistemi di intelligenza artificiale (AI) e le sue ripercussioni sembrano ineludibili, in qualsiasi ambito della nostra vita. Il mondo del diritto e delle professioni legali non ne è escluso1, anzi, è proprio di recente che si sono registrate due fondamentali riforme, la prima, in ambito europeo, con l’adozione del Regolamento (UE) 2024/1689 (Regolamento sull’intelligenza artificiale, anche conosciuto come “AI Act”), la seconda, in Italia, con la Legge 23 settembre 2025, n. 1322 (Disposizioni e deleghe al Governo in materia di IA).

Queste due riforme hanno introdotto alcuni obblighi che riguardano anche la professione forense.

In particolare, l’art. 5 dell’AI Act vieta l’utilizzo dei sistemi di AI anche agli avvocati nei seguenti casi: (i) per effettuare valutazioni del rischio relative a persone fisiche al fine di valutare o prevedere il rischio che una persona fisica commetta un reato, unicamente sulla base della profilazione di una persona fisica o della valutazione dei tratti e delle caratteristiche della personalità; (ii) per inferire le emozioni di una persona fisica nell’ambito del luogo di lavoro e degli istituti di istruzione. 

Inoltre l’art. 13 della Legge 132/2025 si occupa specificamente dei professionisti e stabilisce che: “L’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale nelle professioni intellettuali è finalizzato al solo esercizio delle attività strumentali e di supporto all’attività professionale e con prevalenza del lavoro intellettuale oggetto della prestazione d’opera”. Tale norma, pertanto, da un lato consente in linea generale l’utilizzo dei sistemi di IA da parte degli avvocati, dall’altra però ne precisa i limiti; in particolare precisa molto chiaramente che: “Per assicurare il rapporto fiduciario tra professionista e cliente, le informazioni relative ai sistemi di intelligenza artificiale utilizzati dal professionista sono comunicate al soggetto destinatario della prestazione intellettuale con linguaggio chiaro, semplice ed esaustivo”. L’avvocato è dunque tenuto ad informare il cliente sull’utilizzo di eventuali strumenti di intelligenza artificiale.

Il nostro studio saluta con favore l’introduzione dell’art. 13 della Legge 132/2025, ritenendo che introduca un obbligo informativo fondamentale a tutela del cliente. Il nostro studio ha però deciso di adottare una linea ancora più radicale, dichiarandosi “AI FREE”, nel senso che qui vi vogliamo precisare.

I professionisti del nostro studio non solo non utilizzano sistemi di IA per le attività espressamente vietate dall’art. 5 dell’AI Act3, ma hanno deciso di non utilizzare alcun sistema di IA generativa né per la redazione di atti, pareri e corrispondenza, né per l’analisi preliminare di documenti e la predisposizione di bozze o sintesi.

Siamo orgogliosi di affermare che tutto ciò che esce dal nostro studio, quale espressione della natura intellettuale del nostro lavoro (atti difensivi, lettere, pareri), è creato e redatto interamente da noi professionisti, totalmente umani (Totally human made).

Crediamo fermamente che mettersi in gioco ogni giorno e proporre ai nostri clienti delle soluzioni pensate e costruite sulle loro esigenze sia un valore aggiunto e li tuteli anche da potenziali rischi. 

Lo studio continuerà ad utilizzare strumenti informatici generalmente non generativi (quali banche dati e software gestionali, forniti e gestiti da terzi, per la gestione di attività organizzative e di segreteria, per la gestione dei fascicoli informatici nell’ambito del processo telematico e per la ricerca normativa e giurisprudenziale), cioè tutti quei sistemi e software che sono in uso da anni negli studi legali e che non incidono sulla generazione e redazione degli atti e documenti, in cui invece vogliamo esprimere la natura più propriamente intellettuale della nostra professione.

Speriamo che – in un mondo in cui l’uso massiccio degli strumenti di AI determinerà un inevitabile livellamento verso il basso della qualità dei servizi professionali – il nostro approccio Totally human made possa essere apprezzato dai nostri clienti. Potete in ogni caso contattare lo studio per qualsiasi chiarimento.

Qui è possibile scaricare un’anteprima della nostra Informativa sull’utilizzo di strumenti di Intelligenza Artificiale.

Note dell'articolo

1.

Il nostro avvocato Fabrizio de Francesco ne ha parlato nell’incontro del 24 giugno 2025 con il filosofo e divulgatore Riccardo Dal Ferro (alias Rick Du Fer) sul suo canale Daily Cogito. Qui trovate il link per guardarlo.

 

2.

Entrata in vigore il 10 ottobre 2025

3.

E cioè, come abbiamo visto, per effettuare valutazioni del rischio relative a persone fisiche al fine di valutare o prevedere il rischio che una persona fisica commetta un reato, unicamente sulla base della profilazione di una persona fisica o della valutazione dei tratti e delle caratteristiche della personalità, o per inferire le emozioni di una persona fisica nell’ambito del luogo di lavoro e degli istituti di istruzione.