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Eredità digitale: il Tribunale di Modena conferma il diritto di accedere all’account e allo smartphone del parente deceduto

31 Marzo 2025

Sono sempre più frequenti le decisioni in materia di eredità digitale, in particolare quelle riguardanti il diritto degli eredi di accedere agli account e ai device digitali di una persona deceduta.

Pubblichiamo qui in fondo una recente decisione del Tribunale di Modena del 18 marzo 2025.

Si tratta di un’ordinanza resa in un procedimento d’urgenza ai sensi dell’art. 700 c.p.c in cui gli eredi di una persona defunta chiedevano di poter accedere al suo account ICloud, associato ad un dispositivo smartphone Apple I-Phone e ad un computer Apple MacBook.

Il ricorso era proposto ai sensi dell’art. 2-terdecies del Codice della Privacy (D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196), ai sensi del quale i diritti di cui agli articoli da 15 a 22 del Regolamento GDPR (ed in particolare il diritto di accesso ai dati) riferiti ai dati personali concernenti persone decedute «possono essere esercitati da chi ha un interesse proprio, o agisce a tutela dell’interessato, in qualità di suo mandatario, o per ragioni familiari meritevoli di protezione».

La decisione del Tribunale di Modena ha confermato altre ordinanze emesse dai giudici civili1 negli ultimi anni ed ha accolto il ricorso degli eredi, ritenendo correttamente che gli stessi abbiano ragioni familiari meritevoli di protezione. In concreto, il Giudice ha ordinato al fornitore del servizio di intraprendere ogni azione necessaria per fornire agli eredi l’accesso a tutti i dati disponibili associati all’account del defunto.

Leggendo l’ordinanza si capisce peraltro che Apple non aveva assunto una posizione oppositiva, avendo chiesto unicamente di riferire l’autorizzazione all’accesso ai dati alla corretta società del gruppo che fosse in grado di eseguirla tecnicamente. Un’apertura in senso collaborativo da parte di uno dei più importanti fornitori dei servizi del web che non possiamo che salutare con favore.

Per altro verso, le decisioni che si stanno consolidando in questa materia devono far riflettere sulla necessità di una sempre maggiore consapevolezza da parte di tutti noi, in quanto utenti del web, del fatto che quanto immettiamo in rete – anche attraverso l’archiviazione in cloud di materiale proveniente dai nostri device elettronici – è destinato a rimanere e può essere recuperato da altri dopo la nostra morte.

Avevo già parlato di questo argomento nel mio articolo del 3 maggio 2023 Eredità digitale: cosa succede ai nostri dati e account dopo la morte? Per ulteriori approfondimenti rinvio anche al mio libro “Identità ed eredità al tempo della rivoluzione digitale”, pubblicato con Giappichelli nel 2024.

Clicca qui per scaricare l’ordinanza del Tribunale di Modena in .pdf

  1. Trib. Milano, 10 febbraio 2021, pubblicata in numerose riviste (ad esempio in: Corriere giuridico, 2021, p. 658 ss.; La giurisprudenza italiana, 2021, p. 1600 ss.; Famiglia e diritto, 2021, p. 622 ss.); Trib. Bologna, 25 novembre 2021, in Famiglia e diritto, 2022, pp. 710 ss.; Trib. Roma, 10 febbraio 2022 (leggibile online in onelegale.wolterskluwer.it); Trib. Rovigo, 9 febbraio 2023; Trib. Como, 26 luglio 2023; Trib. Messina, 26 aprile 2024
    (clicca qui per scarica le decisioni dei Tribunali di Rovigo, Como e Messina in .pdf). ↩︎